IL LATITANTE
Il giovane operaio Nicola Di Falco, per procurarsi i soldi per curare il padre malato, è costretto a rivolgersi al boss camorrista Don Antonio Cantalamessa e, in cambio, offre la collaborazione ai suoi loschi affari.
Quando un poliziotto viene ucciso, egli viene accusato di essere l’autore materiale, da parte dell’ispettore di polizia Francesco Sarnataro, che è anche lo zio del ragazzo ammazzato, e che giura a sua volta di volerlo uccidere.
A questo punto Di Falco, aiutato da alcuni boss della malavita, abbandona la moglie e i figli e si allontana da Napoli. Diventa un latitante e si nasconde a Palermo, costretto a spostare a Reggio Calabria e a Roma.
Egli vorrebbe fuggire a Casablanca con la moglie, ma verrà tradito proprio da Cantalamessa.